Tegeltotaal 2018 - nr. 5
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PROGETTO

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ADESSO L’ARCHITETTO PUÒ SFRUTTARE AL MASSIMO IL SETTORE DELLE PIASTRELLE

La ceramica non è ancora un elemento architettonico

Gli architetti ed il mondo delle piastrelle possono significare molto l'uno per l'altro, ma sino ad oggi non si sono ancora ritrovati. La probabilità che il mondo delle piastrelle possa realizzarsi in un vero e proprio elemento architettonico non è (ancora) così elevata. Ciò è dovuto al mondo delle piastrelle o all'architetto? La situazione a volte porta ad un risultato deludente, come nel caso del centro medico Erasmus di Rotterdam (Olanda). Facciamo un'analisi di come e dove le cose sono andate storte.

Piatto d’argento

Essendo una rivista settoriale vuoi scrivere di piastrelle, come ad esempio sull'aspetto e la qualità che possono ottenere in un progetto, inclusa l'elaborazione. Non tutti i progetti arrivano al comitato editoriale su un piatto d’argento. Di solito, dopo ricerca e richieste, c’è sempre qualcuno nel settore che arriva con un progetto speciale che noi della redazione vogliamo menzionare. Perché ciò rappresenta un esempio importante di cosa si può fare con le piastrelle.

Senza stuccatura del pavimento

Questa volta si trattava del Centro medico Erasmus poiché era stato recentemente inaugurato dal re dei Paesi Bassi e sulle specificazioni erano state dichiarate oltre 30.000 m2 di piastrelle. Inoltre, c’erano il terrazzo, le pavimentazioni gettate e altri materiali che potevano essere approssimativamente utilizzati senza interruzioni. Gli articoli di colleghi di altre riviste specialistiche hanno sottolineato che l'architetto responsabile al inizio per lo smantellamento ha optato per un approccio senza stuccatura per motivi igienici e per gestire correttamente il materiale su ruote. Poiché durante la fase di progettazione prima del 2010 non esistevano le mega-piastrelle, sono state scelte le alternative menzionate.

Specialista

Ci siamo tuffati nel nostro archivio e abbiamo constatato che le piastrelle da 1,20m x 1,20m erano disponibili sin dal 2011, anche con un aspetto di pietra dura. L’architetto che durante quel periodo completò l'ospedale Erasmus, si recò da uno specialista di piastrelle, ma tra il 2005 e il 2010 non ottenne quello che aveva in mente. Poi si imbatté durante una fiera in una speciale azienda di terrazzamenti e prese la sua decisione definitiva. La domanda ora è: a quell'architetto sono state date tutte le alternative? In un modo o nell'altro, apparentemente, pare che non sia possibile che il settore delle piastrelle e l'architetto si incontrino spontaneamente. L'architetto riferisce di non essere stato informato e gli specialisti di piastrelle ci dicono che è difficile riuscire ad informare l’architetto.

La verità

Non si può dare ragione a tutti, ma, come spesso accade, la verità si trova nel mezzo. Nei discorsi preliminari per la costruzione dell’Erasmus, il mondo delle piastrelle non aveva ancora la visibilità necessaria per offrire ciò che un creatore aveva in mente. Se in quel periodo l’architetto avessi cercato meglio, le avrebbe potuto trovare le piastrelle in grandi formati con quel esatto aspetto cementato che lui aveva in mente. Ora c'è un pavimento sul terrazzo che non ha l’aspetto di un terrazzo, ma piuttosto di un ingresso fatto da piastrelle in cemento. Opzione interessante, soprattutto per la società che ha ricevuto l'incarico.

Particolare

Allo stesso tempo è particolare il fatto che si potesse applicare una specialità in cui lo speciale dovesse rimanere invisibile. La parte giocosa del terrazzo sono i pezzi intarsiati di pietra naturale. Ora questi sono stati levigati a tal punto da ottenere un pavimento uniformemente grigio con un disegno leggero. Costi elevati per un risultato neutro. Un architetto è noto per essere stravagante e testardo e deve rimanere tale. Questo è il cuore della sua creatività. Ma comunque può essere o diventare un po' ragionevole. Forse un incontro con uno specialista di piastrelle avrebbe potuto offrire delle nuove prospettive.

Per secoli

Gentile signor architetto, per posare una piastrella dall’aspetto cementato di 120 x 120 cm ci vuole un attimo. Pure con l’antiscivolo e in tutte le rifiniture che lei desidera. Come è consuetudine da secoli negli ospedali, le piastrelle evocano bellezza ed anche igiene, in più presentano delle qualità extra antibatteriche. Il fatto che l'ospedale più grande dei Paesi Bassi non applichi le piastrelle è un indicatore interessante. O è il settore che non trasmette a sufficienza quello che si può fare o è l'architetto che sceglierà sempre la soluzione senza stuccatura. Una scelta responsabile, ma la piastrella non offre più possibilità di personalizzare il proprio progetto? Eppure, gli architetti ancora oggi scelgono troppo poco per questo tipo di rifinitura del pavimento. Forse perché l'industria delle piastrelle non è ancora entrata nella mente degli architetti con tutta la sua forza. O forse perché l'architetto non è ancora predisposto ad accogliere tutte le novità dal mondo delle piastrelle.

Decoratore d'interni

L’architetto da interni è invece più abituato ad irrompere con rifiniture ceramiche. È sorprendente che molti importanti designer olandesi trovino la loro soluzione nel mondo delle piastrelle. Marcel Wanders, Van Eijk e Van der Lubbe, sono autorizzati a decorare hotel ed altri spazi, facendo spesso affidamento alle piastrelle. Anzi, per marchi importanti li progettano pure. Patricia Urquiola per esempio, traduce la sua conoscenza sulla ceramica in una serie di alto profilo per Mutina e contemporaneamente realizza dei mega progetti ogni volta con un ritorno alle piastrelle. I costosissimi appartamenti da lei progettati nella Lincoln Square di Londra si irradiano di un crogiolo di materiali in cui la ceramica è sempre il tema ricorrente. Purtroppo, non possiamo mostrare ancora niente perché il progetto è ancora in corso.

Conclusione
In conclusione resta una realtà ben nota contro cui si sbatte ancora oggi il mondo delle piastrelle. L'architetto di una struttura è difficilmente raggiungibile ed applicherà le piastrelle solo se gli procurano una notorietà. L'interior designer comprende che il gioco tra materiali duri e morbidi deve essere eseguito bene e reputa la ceramica come una buona opzione. Attualmente il mondo delle piastrelle offre opzioni ottimali sia per le opzioni esterne che per quelle interne, ma ha ancora due percorsi diversi fa fare. Gli architetti per esterni e quelli per interni spesso lavorano separatamente. Questo risulta evidente anche in una fiera come Cersaie. Anche dopo svariati tentativi di informare gli architetti su tutte le possibilità di rifinitura di facciate o piazze, tutta l'attenzione è tuttora focalizzata sulle opzioni interne. Ciò significa che è stata ridotta la possibilità che il mondo delle piastrelle possa soddisfare il desiderio di realizzarsi come elemento architettonico. La causa risiede nel mondo delle piastrelle o nell'architetto? Possono significare molto l'un per l'altro ma non sempre riescono a trovarsi. Il contenuto del centro medico Erasmus è solo uno degli esempi presenti. ■


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